giovedì 3 ottobre 2013

La piazza reale (Montecitorio) e il palazzo surreale (Madama)

Mercoledì 2 ottobre, centro storico di Roma, ore 11. Palazzo Madama: decine di giornalisti e senatori eccitati entrano ed escono dal portone di ingresso. Decine di auto blu lucide sono parcheggiate in doppia fila su Corso Rinascimento (la strada che si affaccia sul palazzo). All'interno di Madama ci sono i Letta e i Berlusconi, i falchi e le colombe, i renziani e gli anti renziani, i grillini e gli autonomisti che si snervano per far cadere o meno il governo. Giocano con i pallottolieri, si riuniscono nelle segrete stanze, architettano strategie su strategie per fregarsi tra loro.

Mercoledì 2 ottobre, centro storico di Roma, ore 11. Piazza Montecitorio: decine di persone che urlano e protestano. Decine di bandiere dei sindacati di categoria. Sono i precari degli enti di ricerca. Istat, Enea, Cnr, Università, Ingv, ecc... Gente che nella loro vita forse non vedrà mai una stabilizzazione dei contratti. C'è chi l'attende finanche da 10-12 anni. Qui a piazza Montecitorio si ascoltano storie assurde. La spending review di Monti del 2012 è stata la mazzata finale. Si sono voluti colpire gli sprechi in questi enti e alla fine a pagarne le conseguenze sono stati i lavoratori. «Ci sono meno fondi, ora è più complicata la stabilizzazione», questo è il ritornello che ripetono i capi, funzionari da stipendi lordi che mediamente si aggirano sui 40-50mila euro annui.

Il clima in questa piazza, la piazza reale, è teso. I precari sono sul piede di guerra e si va verso lo sciopero del comparto come primo atto di protesta. Ma di quello che accadeva a Montecitorio poco fregava. Non si è vista ombra di parlamentare, neppure per facciata, che si avvicinasse ai precari della ricerca. Forse erano tutti concentrati a vedere cosa accadeva nel palazzo surreale. E non c'erano neppure i colleghi giornalisti, avvolti anche loro dal fascino di Palazzo Madama...

@gedegue

Nessun commento:

Posta un commento